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VR come complemento alla riabilitazione degli arti superiori

AIR Group all'HNPT

VR come complemento alla riabilitazione degli arti superiori

Il gruppo di ricerca ARIA, dalla Scuola Superiore di Informatica e dal Università di Castilla-La Mancharecentemente visitato il Ospedale Nazionale per Paraplegici di Toledo (HNPT) nell'ambito del progetto Rehab-Immersivo, in cui viene sviluppata una piattaforma cloud basata sulla Realtà Virtuale (VR) per la riabilitazione degli arti superiori, finanziata dal Ministero della Scienza e dell'Innovazione (R&D Projects Research Challenges). A nome del gruppo AIR, Vanesa Herrera Tirado (ricercatore assunto nel progetto) ei principali ricercatori Javier Albusac e Carlos González; per conto del Dipartimento di Biomeccanica, Ana de los Reyes Guzman, come PI del progetto per conto dell'HNPT. 

Il gruppo AIR, in coordinamento con il Dipartimento di Biomeccanica dell'HNPT, progetta e sviluppa il nucleo funzionale della piattaforma nelle prime fasi del progetto, che include i meccanismi di interazione tra pazienti e ambienti virtuali, nonché la misurazione e l'analisi di cinematica... Il nucleo del software sviluppato contempla i limiti fisici di ciascun paziente per la creazione di ambienti virtuali adattati, al fine di adattare gli esercizi riabilitativi a ciascun caso particolare.  

In questa linea sono stati ottenuti risultati soddisfacenti durante la giornata di sperimentazione prevista con l'HNPT. Nei test effettuati, i pazienti con lesione del midollo spinale cervicale hanno potuto interagire con gli ambienti virtuali proposti. Tuttavia, questi test sono molto preliminari e c'è ancora molta strada da fare, anche per determinare la popolazione target in termini di livello e gravità della lesione. 

I risultati sono stati ottenuti attraverso il test Box&Block, un'app virtuale sviluppata nel progetto e che sfrutta i servizi forniti dal core della piattaforma. Questo test misura la destrezza del paziente con una mano, contando il numero di blocchi che riesce a spostare da un luogo all'altro in un tempo limitato, oltre ad analizzare i movimenti effettuati. Sono stati effettuati test di valutazione oggettiva, con risultati vicini a quelli effettuati con il Box&Block fisico nel mondo reale, come il numero di blocchi mossi correttamente e il riconoscimento delle prese funzionali del paziente, oltre a ricevere un feedback positivo da parte dei pazienti in relazione alla facilità d'uso, sensazione di immersione e motivazione nell'esecuzione dell'esercizio. 

Una volta sviluppata parte del nucleo della piattaforma, che facilita l'interazione adattata dei pazienti con ambienti reali, nelle fasi successive l'obiettivo è a) sviluppare e integrare varie applicazioni basate su VR per la riabilitazione degli arti superiori, b ) integrare la piattaforma nel cloud per un uso distribuito e c) effettuare una valutazione tecnica, funzionale e di usabilità dell'intera piattaforma.  

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