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CasaInformazioni1 ottobre – Dati e decisioni: cosa sappiamo, cosa crediamo e cosa ignoriamo

1 ottobre – Dati e decisioni: cosa sappiamo, cosa crediamo e cosa ignoriamo

Paloma Muñoz Baena

1 ottobre – Dati e decisioni: cosa sappiamo, cosa crediamo e cosa ignoriamo

Il 1° ottobre, alle ore 11.30, presso l'Alan Turing Auditorium, Paloma Muñoz Baena aprirà il ciclo di conferenze autunnali del 2025 con un intervento intitolato "Dati e decisioni: cosa sappiamo, cosa crediamo e cosa ignoriamo« Paloma è un'esperta in innovazione e trasformazione digitale (Ágora Tech). Ha lavorato in diverse aziende come L'Oréal, Vinci Energies, Altran, tra le altre, implementando soluzioni basate sui dati per migliorare i processi, progettare strategie digitali e generare valore in diversi settori, tra cui energia, ingegneria e bellezza.

Riepilogo della conferenza:

Dietro ogni algoritmo ci sono statistiche e matematica; dietro ogni previsione, un'enorme quantità di dati. L'intelligenza artificiale non è un oracolo; è il riflesso di come sappiamo (o non sappiamo) come gestire tali informazioni.

I dati non vengono solo archiviati, modificati e rivisti. Perché la chiave è sapere come interpretarli. Ed è qui che entra in gioco il nostro ruolo umano, la nostra H1 (intelligenza umana). Dobbiamo applicare il pensiero critico per distinguere modelli utili da semplici coincidenze. I pregiudizi che a volte vogliamo tenere a mente e altre volte distorcono il quadro, le correlazioni spurie che ci fanno vedere relazioni dove non esistono, e l'eterna confusione tra causalità e casualità. La tecnologia non è neutrale, ed è per questo che abbiamo più che mai bisogno di un occhio critico per integrare gli algoritmi.

Le aziende automatizzano già i processi grazie ai dati raccolti, a sistemi che rilevano i modelli di comportamento dei clienti o a soluzioni che ci avvisano delle frodi prima che si verifichino. Ma tutto questo funziona perché ci sono team in grado di tradurre tutto in soluzioni e anticipare il futuro.

L'intelligenza artificiale sta progredendo, ma non sostituirà mai la nostra capacità di pensare, mettere in discussione e prendere decisioni informate.

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